N° 7 - Agosto-Settembre 2012
I nostri ragazzi

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  L’ESPERIENZA AL CANILE DI TAVOLARA
di I nostri ragazzi


 
 

L’ESPERIENZA AL CANILE DI TAVOLARA

            Durante questi mesi una volta alla settimana un’esperta è venuta a scuola a darci informazioni su cani e gatti: il loro comportamento, le loro origini, le razze, le caratteristiche, i loro giochi e altre informazioni interessanti. Alcune volte siamo andati al canile di via Tavolara, dove questa esperta offre il suo aiuto, e abbiamo fatto pratica con i cani facendo con loro giochi ed esercizi.  Questo progetto è stato chiamato: “Noi e gli altri (animali)”.

            Il 12 aprile scorso al canile abbiamo fatto qualcosa di speciale: in settimana abbiamo scelto due cani preferiti e abbiamo raccolto informazioni su di loro per realizzare un biglietto o un cartellone con scritte le caratteristiche dei cani in questione, sottolineando i loro pregi ed invitando ad adottarli. I cani a me “affidati” erano Mimosa e Libero. Con loro ho anche fatto vedere che sanno fare percorsi e comandi; così facendo si mostra anche il carattere e le capacità dell’animale. Sono venuti anche alcuni genitori ad osservare e ad applaudire.

            Alla fine alcune ragazze al canile hanno organizzato una specie di premiazione per noi alunni in base allo stile della coppia che si era formata col cane. La coppia più esperta, la coppia più energetica, quella più timida, quella più confidente… Io e Libero siamo risultati la coppia più “comica”. Ma “l’obiettivo” principale era quello di far capire cosa è questo progetto, a cosa serve e, soprattutto, per far adottare i cani, spargendo la voce e dando una buona reputazione al canile e ai cani che sanno fare mille cose. Sinceramente, se non avessi già un cane e una mamma brontolona, andrei lì a sceglierne uno.

            E’ stato molto interessante; sono proprio contento di aver partecipato, soprattutto perché ho imparato che non bisogna assolutamente abbandonare un cane.

                                                                                           Alessandro Grecoluciani



            Sabato 28 aprile con la mia classe sono andata al canile “Pioppi Argentati” di via Tavolara, come ultima tappa di un percorso “Pet-terapy” che avevamo iniziato a scuola già lo scorso anno.

            La responsabile di questo progetto ci aveva fornito dati riguardanti i differenti cani: a me era stata assegnata Aurora. Il nostro compito era di lavorare su questi dati ed elaborare una scheda di presentazione del cane da esporre al pubblico per un’eventuale adozione.

            Quella mattina, dopo essere arrivati al canile, ci hanno diviso in gruppetti e, a turno, dovevamo leggere la nostra presentazione. Dopo la lettura le volontarie ci hanno dato dei bocconcini che i cani ricevevano come premio dopo aver fatto gli esercizi. Il cane a me assegnato, Aurora, è di taglia medio-piccola; è stata sottratta ad una signora che ne possedeva altri quaranta. A causa di questa esperienza Aurora era alquanto impaurita e non affettuosa.

            Dopo aver svolto le nostre presentazioni, il personale del canile ci ha premiato offrendoci dei piccoli presenti fatti dalle volontarie e degli attestati di partecipazione a questa esperienza. Ci hanno offerto, inoltre, un piccolo rinfresco e infine noi li abbiamo ringraziati per l’opportunità che ci hanno dato.  L’esperienza al canile è stata veramente interessante ed istruttiva; mi ha consentito di avvicinarmi ad animali salvati grazie all’impegno e alla volontà di persone disinteressate al denaro ma solo affezionate agli animali

                                                                                          Graziella Atzori                                                                                                                                                  

 

 

            E’ da febbraio che ci stiamo preparando per la grande manifestazione finale e finalmente quel giorno è arrivato. Sabato mattina siamo andati al canile armati di cartelloni, fogli e foglietti che ci sarebbero serviti per “sponsorizzare” i cani del canile per essere adottati. I volontari ci hanno accolto con entusiasmo insieme all’esperta, Laura Paglini; ci siamo divisi in gruppi nei quali c’erano tre o più cani.

All’inizio non si era presentato nessuno così ci siamo rimasti un po’ male; ma, dopo pochi minuti, è arrivato il Sindaco insieme ad altri genitori. Ognuno di noi doveva prima leggere il suo cartellone per invogliare le persone ad adottare un cane, poi fargli fare alcuni esercizi già provati. Abbiamo così giocato con più di venti buffi quadrupedi e, alla fine, ci hanno consegnato gli attestati accompagnati da un bel premio. Io ho ricevuto l’attestato per la coppia più affiatata, insieme ad un cagnolino chiamato Apache. Apache è nero e bianco e ha un occhio diverso dall’altro; è vivace e giocherellone.

 Molti altri miei compagni hanno stabilito un legame con gli animali a loro affidati. Come, ad esempio, Mami e Carolina, che è stata l’unica a riuscire ad accarezzarla; oppure Grazia con Ricola, che smette di correre solo quando c’è lei; Eumene con Alessandro, che l’ha perfino soprannominato Birillo II per la somiglianza al suo cane.

Dopo questa esperienza a me e ad alcune mie amiche ci è venuta voglia di fare volontariato presso il canile, ma purtroppo non abbiamo ancora diciotto anni.

                                                                                          Blanca Bruschi

 

Quest’anno, come l’anno scorso, noi alunni della II^ C, abbiamo partecipato all’attività della Pet-terapy: ci hanno insegnato come comportarci con gli animali. Partecipando a questa attività abbiamo saltato diverse ore di scuola, ma abbiamo imparato molte cose ugualmente e ci siamo anche divertiti moltissimo.

La maggior parte delle lezioni di Pet- terapy le abbiamo trascorse al canile, facendo esperienza con i vari tipi di cani che c’erano, e facendo  fare loro vari esercizi. Poi abbiamo fatto una lezione in classe facendo dei gruppi con almeno tre ragazzi e tre cani e ognuno aveva il proprio che avrebbe fatto “esibire”  nella lezione successiva al canile.

Infatti ci siamo recati al canile dove erano stati invitati anche i nostri genitori, ma molti non hanno potuto venire per impegni di lavoro. Una volta arrivati abbiamo formato vari gruppi e siamo andati a vedere le foto dei nostri cani. All’inizio non c’era nessuno ma dopo sono arrivati il giudice con diversi nostri genitori e così abbiamo iniziato a farli “esibire” in ordine di gruppi; anche noi del mio gruppo prima abbiamo descritto i cani e abbiamo spiegato i vari motivi per adottarli, poi abbiamo fatto fare gli esercizi.

Il mio cane si chiamava Beniamino, un cagnolino color champagne, molto bravo ed educato, di taglia medio-grande. Quando tutti i gruppi hanno terminato, ci hanno premiato con un portachiavi fatto dai volontari del canile e un diploma; nel mio c’era scritto: “Jacopo & Beniamino sono la coppia più casual!”. Dopo aver ricevuto i premi e aver fatto uno spuntino, siamo tornati a scuola che puzzavamo come dei cani.

E’ stata una bellissima esperienza e spero di rifarla anche il prossimo anno.

                                                                                                                                                                           

                                                                                                         J.M.
 
 
 

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