N° 9 - Novembre 2012
I nostri ragazzi
  I Nonni
di I nostri ragazzi


 

 

 

 

I miei nonni

I nonni sono come dei genitori,:ci accompagnano a scuola, ci vengono a prendere, ci preparano il pranzo e ci lavano i vestiti. Sono come dei migliori amici: io racconto loro molte cose e anche di come è andata a scuola.  Io certe volte vado con mio nonno nell’orto a raccogliere i fiori di zucca e dopo la nonna prepara la sua specialità: i fiori di zucca fritti. Sono buonissimi, lei li prepara molto spesso e a me piacciono molto. Il nonno sembra un porcellino perché ha il naso gigante e ha pochi capelli che gli crescono in posti sbagliati, tipo nelle orecchie e ogni volta se li taglia, ma una settimana dopo le sue orecchie sembrano la barba di Babbo Natale; quindi lo dico in poche parole, non è tanto bello. Invece mia nonna è un po’ più carina. Io voglio tanto bene a tutti i miei quattro nonni.                                                                                                                       Anna


I nonni    

Avere i nonni è una cosa importante, perché senza i nonni è una vita triste, i nonni infatti ci fanno divertire. Io ho quattro nonni, due sono in Veneto e due a Palvotrisia; i miei nonni veneti si chiamano Carla e Silvestro, ma io li chiamo Tita e Lello. Invece gli altri due si chiamano Paolo e Giovanna.

La nonna Tita è un po’ scherzosa, è un po’ bassa come la mia maestra di italiano. Il nonno Lello è alto e grosso e ha gli occhiali neri ed è scherzoso. La nonna Giovanna è alta e un po’ magra e ha i capelli neri e riccioli. Infine il nonno Paolo ha i capelli grigi come mio papà, però ne ha meno, ha gli occhi azzurri ed è robusto.

                                                                                                                      Matteo

 

I supernonni 

Secodo me i nonni sono molto importanti e averli è bellissimo. I miei nonni di Isola, durante le vacanze, mi hanno portato al mare, però a volte andavamo al torrente a pescare. A loro voglio molto bene. Con quelli di Avenza faccio altre cose: a volte vado a Forte dei Marmi per aiutare il nonno a fare dei lavori e a volte alla Coop ad aiutare la nonna a fare la spesa. Il mio nonno Mario è molto bravo con tutti, anche con i miei amici e ha la passione per la pesca come me, e gioca sempre a burraco con me. Con me i miei nonni sono molto bravi. La mia nonna Marisa è buona e mi avverte sempre. Nonna Luisa è brava e mi fa buoni pranzetti tipo: i cappelletti in brodo fatti da lei. Nonno Gino gioca con me a carte e mi porta sempre l’uva della sua vigna. Sabato eravamo a fare la vendemmia, ma ho catturato più grilli che uva. Cari nonni vi voglio tanto bene.

                                                                                                                      Lorenzo

 

I nonni

Cari nonna e nonno

guardo gli uccellini

penso che nel nido

ci sono tanti lettini

con voi che dormite

con un cuore pieno di gioia

ma non di lite

Spero che un giorno canteremo

con il pesciolino Nemo

Tutto questo è per la vostra festa

che fa girare la testa.

Letizia

 

 

Alla nonna

O cara nonna ti voglio bene

Ho passato con te momenti di gioia

e mai momenti di noia.

Nonna sei brava e gentile con me,

mi hai sempre aiutato.

E per questo grazie, nonna sei così speciale

che quando sono triste mi tiri su il morale.

Per tutta la mia vita ti ho dato dell’amore

che mi veniva dal cuore.

E questo l’ho fatto per te.

Mattia

 

 

CARA NONNA

 

Cara nonna oggi è la tua festa,

oggi ti devi divertire

e la tua tristezza deve svanire.

Un sorriso mi devi dare

se no io sto male.

 

Oggi è la tua festa!!!

Il due ottobre è il tuo giorno

e per me si scatena tutto intorno.

Per me deve essere felice tutto il mondo

ma specialmente tu, nonna mia,

Così il mio cuor è  pieno di allegria.

 

Oggi è la tua festa!!!

conna mia divertiti per cortesia,

Così una bella giornata

passeremo in compagnia

 

Oggi è la tua festa!!!

Nonna mia.

 

Elisa


  LA VISITA AL TEATRO
di II^C Scuola Media C. Roccatagliata


 
 
 

            Quando siamo andati a vedere lo spettacolo “Il mago di Oz” al teatro “Carlo Felice” di Genova, curiosando dietro le quinte, qua e là, siamo arrivati in una stanza piccola e buia dove ci hanno raccontato questa paurosa storia.

            Molti anni fa nel luogo dove è situato attualmente questo  teatro, si trovava la chiesa del convento di San Domenico. Una ragazza di nome Leyla Carbone piaceva ad un nobile che la voleva assolutamente sposare. La madre della promessa sposa, contraria a questo matrimonio, accusò la figlia di stregoneria incolpandola anche di avere rubato delle ostie consacrate dalla chiesa. In attesa del processo la ragazza  venne segregata nelle segrete della chiesa e qui, senz’altro, ella morì, ma il suo cadavere non venne mai ritrovato. Qualcuno poi ha raccontato di aver parlato con l’anima della sedicenne morta, altri hanno aggiunto altre cose fino a farne una vera leggenda.

 Anche la nostra guida ci ha raccontato che una volta aveva trovato un mazzo di fiori in un attico del teatro dove pare fosse morta la ragazza e anche nei sotterranei dove, a quanto pare, vive ora. Noi non ci credevamo, all’inizio, ma poi ne abbiamo avuto la  prova: stavamo salendo le scale e abbiamo trovato una scarpetta; non era certamente la nostra…ma di chi era? Forse di Leyla?

                                                        

 

 

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