N° 10 - Dicembre 2019
Commento al Vangelo di dicembre
di Claudia Pugnana


DOM   1.12.2019 – I Dom Avvento - Anno A - Mt 24,37-44

Inizia da questa domenica un nuovo Anno liturgico.
Quando si inizia qualcosa si guarda al futuro, cerchiamo di prefigurarci cosa accadrà in seguito al nostro agire: chi apre un’attività immagina la sua clientela, le sue vendite e il suo profitto… chi inizia l’università pensa ai suoi giorni sui libri e alla tesi finale… il cristiano è invitato oggi a spingere lo sguardo fino alla seconda venuta di Gesù, fino alla fine del mondo.
Per quel giorno il cristiano deve essere preparato: sarà un giorno con aspetti terrificanti e le persone, come ci consiglia S. Paolo in Rm 13,12, dovranno buttare via “ le opere delle tenebre”( i peccati ) per indossare “le armi della luce”( le buone opere compiute).
Gesù raccomanda di vigilare attentamente, raccomanda di non farci distrarre dalle occupazioni materiali che ci potrebbero impedire di cogliere i segni della Parusia, della Sua seconda venuta.
Gesù non ci vuole terrorizzare ma è realista. Ci dice come accadranno i fatti e se vogliamo salvarci dobbiamo prepararci “un’arca” (come Noè) per difenderci dal “diluvio”, consapevoli che comunque molti si prenderanno beffe di noi, e dobbiamo stare attenti a difenderci dal ladro, che non ci dice certamente quando verrà.
Iniziamo dunque l’Avvento meditando se stiamo vivendo nel modo giusto per essere preparati all’Incontro….    

DOM   8.12.2019 – II Dom Avvento - Anno A - Lc 1, 26-38

Il Vangelo di oggi ci parla di Maria, la donna nata senza peccato, la creatura che ha collaborato con il Creatore per la redenzione del mondo.
Maria è il modello di santità per ogni essere umano: ideale supremo dell’uomo, decaduto a causa del peccato, è ridiventare come Maria, cioè come Dio lo ha creato.
Nessun cristiano può esimersi dall’impegno di realizzare in sé lo splendore immacolato dell’anima di Maria. Infatti in ogni cristiano, nel giorno del battesimo, è sceso lo Spirito Santo come su Maria e la potenza dell’Altissimo ha formato in lui l’immagine dell’uomo nuovo, l’immagine di Cristo. Inoltre i cristiani, come il discepolo Giovanni, sono stati affidati dal Crocifisso a Maria: nessun figlio può deludere la Madre!
Maria Immacolata è lo specchio dei cieli nuovi e della terra nuova, dell’universo redento (oggi ancora nella tribolazione in attesa della promessa).
La festa dell’Immacolata non è però una festa per tutti i cristiani: molti vivono nel dubbio, alcuni nell’errore, altri nell’ignoranza…
Possa Maria avvicinarsi, come un giorno si avvicinò ad Elisabetta, a tutti coloro che vivono in attesa di speranza ­­ e possa essere riconosciuta come “la madre del Signore” e   “la piena di grazia”.

DOM 15.12.2019 – III Dom Avvento - Anno A – Mt, 11, 2-11

Il brano del Vangelo di oggi ci presenta una specie di dialogo a distanza tra Giovanni il Battista e Gesù.
Giovanni, che si trova in prigione, manda i suoi discepoli a chiedere a Gesù se è veramente Lui il Messia. Giovanni sapeva già la risposta ma utilizza questo stratagemma per far avvicinare i suoi discepoli a Gesù, per far loro ascoltare la risposta e conoscere il vero Messia.
Gesù risponde richiamando la profezia di Isaia che si sta realizzando per mezzo di Lui. Gesù è consapevole di non essere gradito a tutti e per questo, a conclusione della sua rivelazione, dichiara beati quelli che non si scandalizzeranno di essere suoi seguaci.
Quando gli intervistatori si allontanano Gesù comincia ad elogiare il Battista: lo riconosce più autorevole di un profeta, lo indica come il precursore del Messia, annunciato dalle Scritture.
Dio ha pianificato in ogni particolare la Venuta del suo Figlio: ha educato un popolo “dalla dura cervice” alla fede, ha scelto una donna come co-redentrice, ha mandato tanti uomini e donne ad ammonire ed istruire gli Ebrei … e per ultimo ha mandato Giovanni, scambiato per il Messia per la sua santità di vita, per la sua predicazione e per l’intransigenza verso il peccato.

DOM  22.12.2019 - IV Dom Avvento - Anno A - Mt  1,18-24

L’evangelista Matteo ci narra come avvenne la generazione di Gesù: Maria, promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme” si trovò incinta per opera dello Spirito Santo” (Mt, 1,18).
Uno stile molto freddo per comunicarci il più grande miracolo della storia dell’umanità!

Anche la reazione di Giuseppe è molta “pratica” e, siccome è un uomo “giusto”, non accusa pubblicamente Maria (che sarebbe stata probabilmente lapidata, in osservanza della Legge), ma si limita a ripudiarla soltanto!
Grazie a Dio dal versetto 20 si comincia a percepire un po' di calore, ad intravvedere uno spiraglio di luce: un angelo, un messaggero di Dio viene a mettere ordine, viene a giustificare ciò che sta accadendo e chiede a Giuseppe di collaborare.
Giuseppe si mette al servizio di Dio insieme a Maria.
Probabilmente non capisce completamente cosa sta accadendo ma accetta questa missione umile e silenzioso (i Vangeli non riportano frasi attribuite a Giuseppe!).    

25.12.2019 – Santo Natale - S. Messa del giorno – Gv, 1,1-18

Eccoci ad ammirare il Bambino che è nato: tutti i presepi ce lo presentano al centro della scena circondato dai vari personaggi che guardano verso di Lui.
L’evangelista Giovanni ci chiede di guardarlo andando oltre il suo aspetto umano, cogliendone anche l’eterna essenza divina.
L’inizio del quarto Vangelo è come una porta che si spalanca alla comprensione del mistero di Gesù, Dio fatto uomo per vivere da uomo tra gli uomini…
Gesù viene detto “ la Parola” ( o Logos, in greco), usando un modo ebraico per esprimere  che “il dire e il fare” di Dio sono un tutt’uno.
Gesù esiste dall’eternità con il Padre ed è Dio come Lui; per mezzo di Lui tutto l’universo è stato creato.
Gesù è entrato nella storia, è diventato uno di noi per poterci rivelare l’identità di Dio:
soltanto il Figlio può farci capire com’è realmente il Padre.
Giovanni il Battista accoglie Gesù come rivelazione di Dio, come Colui che porta chiarezza ( luce ) su ogni dubbio.
Non tutti lo hanno riconosciuto Messia ….
Ma per chi lo ha accolto Gesù ha riservato l’adozione a figli, ha portato grazie e verità.

Gesù abita in mezzo a noi …. Riconosciamolo.

DOM 29.12.2019 - Santa Famiglia - Anno A- Mt 2,13-15.19-23

Il vangelo odierno ci parla della fuga di Maria, Giuseppe e il Bambino in Egitto, per sfuggire alla persecuzione di Erode.
La Sacra Famiglia cerca la sopravvivenza lontano dalla propria terra d’origine: storia di tante famiglie e persone che anche oggi vivono lo status di “rifugiato politico”….
Nei primi anni di vita di Gesù vediamo spesso la presenza di angeli che si adoperano per l’incolumità del Bambino, istruendo i genitori sulle azioni più opportune da compiere, consigliando ai Magi di non tornare da Erode, informando i pastori della nascita di Gesù …
Anche nelle nostre famiglie possiamo ascoltare i consigli degli angeli se c’è Dio che ci tiene uniti, se c’è la preghiera, se la famiglia è “una piccola Chiesa domestica”.



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