N° 3 - Marzo 2019
LE PAROLE DEL VANGELO INCARNATE NELL’OGGI: L’ESEMPIO DEI MIGRANTI NON ACCOLTI
di Egidio Banti


 

In tutta la Val di Magra esiste ormai da tempo una rete di associazioni, piccole e meno piccole, che approfondiscono, anche sulla base di esperienze dirette, le grandi tematiche relative all’accoglienza ed all’integrazione di quanti sono giunti ed ancora giungono nel nostro territorio fuggendo, spesso, da situazioni disumane di guerra, di violenza, di pesante sottosviluppo o simili.
Queste attività - pur in un contesto non facile per la persistente crisi economica e per l’impatto che nella vita di ciascuno hanno le trasformazioni tecnologiche in corso  hanno sin qui ottenuto riscontri sicuramente positivi.
Non può che essere positivo, infatti, il dialogo con persone appartenenti a popoli diversi dal nostro e con sulle proprie spalle il vissuto di esperienze che meritano non solo comprensione, ma riflessione: i migranti, come sempre avvenuto nella storia, non solo ci chiedono aiuto, ma anche ci insegnano molto e quindi essi stessi aiutano noi a vivere in un contesto migliore.
Per queste ragioni, le associazioni di cui sopra si è detto si sono riunite nelle settimane scorse a Sarzana per esaminare la situazione creatasi in seguito all’entrata in vigore del Decreto Legge 4 ottobre 2018 n. 113, convertito in legge soltanto grazie a ripetuti voti di fiducia il 28 novembre scorso (“Decreto Sicurezza” o “Decreto Salvini”).
La nuova legge, di fatto, trasforma l'accoglienza nelle reti SPRAR (l'unico strumento di accoglienza che coinvolge le amministrazioni locali: Luni e Castelnuovo Magra proprio alla fine dell’anno scorso avevano presentato uno specifico progetto, insieme ad Arcola), prevedendola solamente per i titolari di protezione internazionale e per i minori non accompagnati. Una tale scelta indirizza il sistema di accoglienza solo verso i grandi centri (CARA, CAS), sovradimensionati e spesso relegati in luoghi isolati, rendendo così molto difficile quel processo di inclusione sociale che dovrebbe invece essere elemento portante di una strategia di integrazione che vada a vantaggio sia dei richiedenti asilo sia delle comunità ospitanti.
Non solo. L’impossibilità per chi richiede asilo di iscriversi all'anagrafe impedisce di accedere compiutamente a servizi basilari come la sanità, senza contare che l’esclusione dal registro anagrafico, impedendo l’accesso alla residenza ed il rilascio della carta d'identità, esclude la possibilità di essere beneficiari di un contratto di lavoro, favorendo il diffondersi del lavoro nero e di illegalità in generale.
I minori non accompagnati, a loro volta, rischiano, al compimento del 18° anno di età, di uscire dai percorsi di accoglienza e di finire in strada o, alternativamente, di richiedere il prosieguo amministrativo con rette a totale carico del Comune sino al compimento del 21° anno di età. Non a caso l'ANCI - Associazione Nazione Comuni Italiani - ha già stimato in non meno di 280 milioni di euro i costi amministrativi conseguenza diretta del decreto che ricadranno su Servizi Sociali e Sanitari territoriali e dei Comuni.
Abolire la protezione umanitaria e sostituirla con il permesso di soggiorno per motivi speciali aumenterà inoltre i contenziosi giudiziari, in quanto detta disposizione appare in palese contrasto con i principi di cui all'articolo 10 della Costituzione italiana, ed accrescerà le presenze sul territorio di persone “irregolari”: si otterrà dunque esattamente l’effetto contrario di quanto si dichiara di voler ottenere, nel momento in cui il problema sembra essere invece l’opposto, ovvero quello di favorire un processo ordinato e regolare di integrazione, anche tra culture diverse, a beneficio di tutti. Per questi motivi, il documento delle associazioni, elaborato a Sarzana, afferma trattarsi non di una “legge sicurezza”, ma, paradossalmente, di una “legge insicurezza” …
Tutto ciò rischia di vanificare gli sforzi dei Comuni, compresi, come detto, anche Luni e Castelnuovo, i quali, attuando o decidendo di attuare nei propri territori la rete SPRAR, stanno fornendo un notevole contributo per assicurare un'equa distribuzione dei migranti, sostenibile su tutto il territorio nazionale, e non solo nelle grandi aree urbane.
Il documento delle associazioni osserva anche che “Il trattenimento amministrativo dei richiedenti asilo nei Centri di permanenza per il rimpatrio non può diventare di fatto una forma di reclusione applicata senza il riconoscimento giudiziale di un reato. Esso non dovrebbe andare oltre le esigenze della prima identificazione.
Considerata, infatti, l'oggettiva difficoltà di effettuare rimpatri volontari e l'assenza di ulteriori accordi con i paesi di origine, i richiedenti asilo trattenuti, al termine dei 180 giorni previsti dalla legge, rimarrebbero in Italia senza avere diritti, con ovvie ricadute in termini di marginalità estreme, disoccupazione ed illegalità”.
Con l’entrata in vigore della nuova normativa, anche nel territorio spezzino molti migranti rischiano ora di trovarsi a non avere più luoghi e strutture di ospitalità e di accoglienza. Vi saranno inoltre, e già in parte si stanno manifestando, ricadute negative sul personale lodevolmente impegnato nelle strutture di accoglienza.
Molto importante diventa allora, a fianco delle amministrazioni comunali, il ruolo delle associazioni, già “esperte” in questa delicata materia, ed anche, in particolare, quello della Chiesa cattoliche e delle altre confessioni cristiane presenti sul territorio. Papa Francesco e la Conferenza episcopale italiana non cessano di esortare le comunità ecclesiali presenti in tutto il Paese di farsi “esempio concreto” di accoglienza e di integrazione. Molte comunità, con a fianco la Caritas ed altre strutture associative, già lo stanno facendo ogni giorno, ma appare evidente che si deve fare di più. E’ una sfida per tutti, e certo in modo speciale per coloro che hanno letto nel Vangelo le forti parole del Maestro: “Avevo fame … avevo sete … ero malato … ero pellegrino … e non avete fatto nulla per me !”.

                                                                                                                    


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