N° 6 - Settembre-Ottobre 2020
Spiritualità
  Festa della Madonna del Mirteto
di Enzo Mazzini


Oggi è la vigilia della festa della Natività della Beata Vergine Maria, una grande ricorrenza non solo per gli abitanti di Ortonovo e di Luni, ma anche per quelli dei comuni limitrofi e non. Infatti molti fedeli partono anche da località lontane per raggiungere il bellissimo Santuario della Madonna del Mirteto, tempio davvero maestoso e secolare e che suscita sempre una profonda commozione, fonte di prodigi e di miracoli, con la sua incantevole posizione che domina la sottostante piana di Luni, parte della Lunigiana, la Versilia, un lembo del Mare Ligure e la stupenda foce del Magra.
Io, per tantissimi anni, ho raggiunto il Santuario percorrendo a piedi il tragitto che collega Serravalle a Ortonovo, in compagnia di altri fedeli. Gli ultimi anni, data l’età avanzata, ho utilizzato il servizio di autobus messo a disposizione dei fedeli. Quest'anno il Coronavirus ha impedito anche l'uso degli autobus, ma in compenso è stato organizzato un ottimo servizio di regolamentazione del traffico, da parte dei Vigili Urbani e delle Compagnie di volontariato, che ha facilitato meravigliosamente il compito degli automobilisti.
Anch'io ho raggiunto Ortonovo con la mia auto, con grande anticipo, avendo la preoccupazione di poter occupare una postazione utile del Santuario, possibilmente vicino ad un amplificatore, al fine di poter meglio registrare, a vantaggio dei lettori del Sentiero, l'omelia del nostro Vescovo che è sempre molto profonda e coinvolgente.
In perfetto orario, viene recitato il Santo Rosario, condotto da Padre Domingo.
Quindi, alle ore 20,30 viene celebrata dal nostro Vescovo, S.E. Mons.Luigi Ernesto Palletti, una solenne S.Messa, con la partecipazione della Corale diretta dal Maestro Renato Bruschi.
Molto profonda, come sempre, l'omelia del nostro Vescovo, che di seguito riporto: "Celebriamo dunque anche quest'anno la Natività della Beata Vergine Maria. È un momento importante, è un momento che segna la storia della salvezza. Siamo di fronte alla nascita della Mamma del Signore Gesù.
Dunque, siamo di fronte ad una festa di particolare tenerezza nella devozione popolare, ma soprattutto di grosso spessore nel nostro cammino di fede, una festa che apparentemente pone l'accento sulla nascita di Maria, giustamente, ma non si ferma lì : la nostra attenzione, forse, è più portata devozionalmente a fermarsi proprio sulla Vergine Maria, ma qui nella fede c'è molto di più: con Maria si realizza l'ultimo anello, quello che poi porterà Lei ad essere la Madre del Signore. Ma soprattutto si realizza un passaggio fondamentale che a volte ci sfugge, eppure è così essenziale! Maria nasce nella concretezza della nostra storia, per dare alla luce un uomo veramente uomo: Gesù non è l'apparenza. È figlio di Dio perché generato dal Padre prima di tutti i secoli e dunque è di natura divina, però prende anche una natura umana. Non fa finta di essere uomo, nasce realmente nel grembo di Maria la quale, a Sua volta, è nata realmente all'interno della nostra storia.
Ecco, può sembrare una verità importante ma, tutto sommato, lontana da noi e invece è profondamente vicina. Il Signore Gesù ha unito le due nature: la natura divina, quella che Lui ha da sempre col Padre Suo, con la nostra natura umana e, unendole, ha realizzato il grande mistero della Redenzione, perché ha portato in comunione l'uomo con Dio. Questo ovviamente avviene nella nascita del Signore Gesù, nella Sua vita, nella Sua morte, nella Sua resurrezione, ma qui abbiamo il terreno in cui tutto ciò si doveva compiere. Da sempre Dio aveva pensato a Maria come quel terreno fecondo in cui realizzare il cuore di tutto il progetto: l'incarnazione del Figlio di Dio e questo, vedete, è veramente importante perché diventa uno dei punti caratteristici della nostra fede.
Molti sono quelli che credono in Dio, credono anche in un solo Dio, credono in un Dio provvidente, creatore, ma noi crediamo attraverso dei passaggi fondamentali che ci danno l'identità. Quali sono questi passaggi? Bè, intanto crediamo che Gesù Cristo è vero Dio e vero
uomo. Ecco il mistero che nasce da Maria: Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo. Solo il Cristianesimo si accosta così al mistero di Dio perché riconosce il modo con cui Dio, nella pienezza, si è accostato al mistero dell'uomo e, attraverso questo mistero, ci viene rivelato anche il secondo grande mistero: proprio il fatto che Dio è uno, è vero, però è un mistero di comunione: il Padre, il Figlio che, come Dio, è figlio dall'eternità, ma nasce come uomo dalla Vergine Maria e dunque si rende capace per noi di essere ascoltato in un modo nuovo, di essere vissuto in un modo nuovo.
L'Apostolo Giovanni, scrivendo la prima Lettera, sottolinea come ciò che Loro hanno visto, ascoltato, toccato, lo ha annunziato anche a noi. Ecco Dio che si fa veramente uomo per permettere a noi di diventare figli di Dio. Ebbene, questo mistero grande, che da una parte ci rivela il mistero di Dio in tre persone: Padre, Figlio e Spirito Santo; dall'altra parte si fa vicino a noi in questo mistero dell'Incarnazione. Si fa uomo come noi, assume la nostra storia, vive le nostre sofferenze, fino a condividere addirittura la morte, ma a compiere un passaggio decisivo: il passaggio della Resurrezione. Questo si realizza perché, in Maria, Dio ha voluto porre quel terreno fecondo in cui questo Mistero potesse compiersi e allora comprendiamo quanto è importante celebrare la Natività della Beata Vergine Maria: non solo per ricordare che Lei è nata non solo per un giusto, se vogliamo, anche sentimentale ricordo, ma per ricordare che Lei , nata nella concretezza, ci ha donato il Figlio di Dio nella concretezza della nostra natura umana e, in questo modo, siamo stati resi capaci di attingere alla Redenzione, di poter ricevere il mistero della salvezza.
Dunque, quanto è importante quello che questa sera stiamo vivendo insieme! E lo viviamo non solo nella preghiera che ci accomuna, ma anche nella preghiera a Maria.
Chiediamo a Lei dunque quella intercessione materna che ci permetta di crescere nella fede. Abbiamo bisogno ogni giorno di crescere nella fede.

Il mistero di Dio è infinito. Noi siamo piccoli, limitati però, per grazia Sua, siamo accompagnati pian piano ad entrare dentro questo mistero. Siamo illuminati dalla Sua luce, confortati dalla Sua parola, rinforzati e risanati dai Suoi Sacramenti. Ecco, questo si rende possibile perché Maria è nata nella concretezza e poi ha saputo dire, nella concretezza, il Suo "Sì: ecco sono l serva del Signore, si compia in me secondo la tua parola".

Allora l'accogliamo così, la viviamo così, questa nostra festività e ovviamente ci affidiamo a Maria perché ci faccia crescere sempre di più nella pienezza della nostra fede e questa crescita sia anche la testimonianza della nostra fede, in modo da non limitarci a credere, ma a diffondere intorno a noi quella fede di salvezza che è data per tutti gli uomini, ma che deve veramente raggiungere tutti gli uomini e li raggiunge  nel modo umano: come Dio è sceso in mezzo a noi, attraverso l'umanità presa da Maria, così questa fede deve diffondersi attraverso la nostra umanità, la nostra testimonianza.

Chiediamo di viverla e insieme preghiamo il Signore per averci dato Maria come Madre di Gesù e poi, dalla Croce, anche come Madre nostra".


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