N° 3 - Marzo 2020
La Redazione
  Pellegrinaggio Mariano mensile
di Enzo Mazzini



Alcuni parrocchiani partecipano al consueto Pellegrinaggio Mariano mensile, guidati dal diacono Agostino Cavirani. Purtroppo i problemi di salute, legati al periodo influenzale, impediscono a molti la partecipazione a questo bellissimo appuntamento mensile.
Noi raggiungiamo in perfetto orario la sede convenuta del ritrovo che è fissato per le ore 8, presso la Chiesa parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria al Favaro. Qui il nostro Vescovo, S.E. Mons.Luigi Ernesto Palletti, dà inizio alla bellissima cerimonia, con la seguente esortazione: "Carissimi, ci stiamo incamminando verso un luogo che ci parla della presenza del cristianesimo nel nostro territorio: una presenza plurisecolare! Anche se sono pietre ci parlano di fede e ci interrogano: di questo patrimonio cosa ne abbiamo fatto? Come lo viviamo? È un qualcosa che è ridotto ad una sfera puramente artistico-culturale, relegandolo in un passato o è qualcosa che è attuale, che incide sulle nostre scelte quotidiane, parole da noi pronunciate, atteggiamenti che assumiamo? È una risposta che ciascuno di noi deve darsi, nella consapevolezza che abbiamo una responsabilità di fronte a Dio, alla nostra coscienza, alle nuove generazioni che ci guardano. Nessuno di noi può trincerarsi dietro alla secolarizzazione , ma prendendo coscienza di questo occorre altresì dirci che a noi spetta il compito di vivere la Fede dentro questo tempo che il Signore ci fa vivere. Questo deve spingere a chiedere al Signore, per intercessione di Maria SS., il dono di sante vocazioni e la santità del clero, nella consapevolezza che nell'ordinarietà, le vocazioni nascono da comunità che vivono la fede e che sanno trasmetterla con una vita trasformata. Se oggi noi chiediamo con fiducia il dono di sante vocazioni, chiediamo anche che ci faccia crescere nella fede, perché quel seme che il Signore getta, a piene mani, venga accolto da cuori disponibili.Andiamo in pace".
Quindi inizia la recita del S.Rosario e, dopo la prima decina, i pellegrini partono, in processione, alla volta della bellissima e storica Pieve di S.Venerio dove è stata celebrata  una commovente S.Messa da parte del nostro Vescovo, coadiuvato da moltissimi sacerdoti e diaconi.
Molto profonda, come sempre, l'omelia del Vescovo, che di seguito riporto: "Abbiamo ascoltato,insieme, la parola di Dio e oggi, in modo particolare, vogliamo venerare Maria come Madre della Chiesa. I nostri sabati sono sempre dei sabati Mariani perché vogliamo affidare a Lei  proprio l'intercessione delle vocazioni e dunque, prima di tutto, proprio quella della vocazione sacerdotale.
Cosa ci ha detto oggi la parola di Dio? Intanto, nella prima Lettura, ci ha parlato di un dramma, un dramma profondo, un dramma che ha colpito l'umanità all'inizio, ma quella ferita l'ha risentita tutta l'umanità: quella disobbedienza iniziale che ha incrinato il rapporto con Dio e di cui noi facciamo esperienza. Facciamo esperienza, sia perché la ereditiamo come colpa d'origine e facciamo anche esperienza perché spesso la ratifichiamo con i nostri atteggiamenti. È vero che nel Battesimo è stata cancellata questa colpa, però è anche vero che poi, dopo, i peccati purtroppo si ripresentano nella nostra vita. E allora ci viene ricordato, che cosa? Che Dio non abbandona l'uomo. Anche di fronte all'uomo che si allontana da Dio e pretende, nella sua autosufficienza, di fare a meno di Lui, di decidere il bene e il male, di possedere in sé il dono della vita, l'uomo che si allontana da Dio non vede Dio allontanarsi da lui, anzi Dio lo va a cercare e lo cerca riportandolo innanzitutto alla coscienza di quello che lui è: una creatura fragile che poteva essere veramente una creatura che, nella sua fragilità, avrebbe raggiunto la bellezza della gloria, invece ha fatto anche esperienza della frattura di questa fragilità. Però Dio non lo abbandona. Subito, dal primo momento, Dio è fedele al Suo progetto e promette una riparazione profonda, una ricostruzione, promette un Redentore e lo fa attraverso la figura della Donna che poi noi, nella fede, leggiamo ormai in una maturazione piena degli eventi, nella Vergine Maria la quale darà alla luce il Salvatore. Però, d'altra parte, abbiamo anche sentito il Vangelo, il Vangelo che in un certo qual modo ci riporta molto nel tempo di Natale, anche se quel tempo ormai l'abbiamo chiuso liturgicamente, però è anche vero che domani celebreremo la presentazione di Gesù al Tempio e dunque siamo ancora, in un certo qual modo, in quel clima.
Anche qui, Colui che deve venire, Colui che sta venendo, Colui che è nato, non è accolto: deve fuggire, deve scappare. Si ripete ancora nella storia il dramma: l'uomo che pretende di dare misura, legge a sé stesso, lontano da un Redentore; eppure anche qui la Provvidenza, quella mano provvidenziale che permetterà non solo alla Santa Famiglia  di potersi spostare  e salvare sé stessa e soprattutto il Signore Gesù, ma permetterà poi di ritornare a Nazareth, ovvero di ritornare in quel paesino dove tutto aveva avuto inizio. Lì Maria aveva detto: "Ecco, sono la serva del Signore" e in quel paesino vivere quegli anni silenziosi, tanti anni silenziosi, la maggior parte della vita di Gesù è vissuta nel silenzio, eppure così fecondi perché lì sta veramente germogliando una vita nuova, fino a giungere alla pienezza, che poi giungerà fino a compiersi nel Mistero Pasquale. Ecco, certo questo ha il cuore nel Signore Gesù, ha la radice nell'amore del Padre, però riceve l'umanità dal grembo di Maria e, siccome Maria genera il Capo che è Cristo, sappiamo anche che, generando il capo, si genera tutto il corpo e questo avverrà poi soprattutto sotto la Croce dove addirittura Le verrà affidata la figura del Discepolo come figlio ed al Discepolo verrà affidata Maria come Madre. Ecco, allora venerare Maria come Madre della Chiesa non è semplicemente una devozione cara, bella, certamente molto calda, che il nostro cuore vuole riservare alla mamma di Gesù: è invece affermare una verità profonda. Dio ha costruito quel progetto. Dio non si è fermato di fronte al peccato dell'uomo. Dio ha riaperto la speranza in ognuno di noi e lo ha fatto in quella concretezza di quell'umanità che Lui non ha mai rinnegato. Anche se l'uomo l'ha incrinata, Lui non l'ha mai rinnegata ed allora ha voluto che il Figlio potesse diventare uomo come noi, nel grembo della Vergine Maria, ha voluto che a noi quella salvezza eterna del Padre giungesse attraverso l'umanità di questa Donna.Maria è veramente madre di Cristo e madre della Chiesa! Così La vogliamo venerare e vogliamo affidare a Lei la preghiera di intercessione perché innanzitutto provveda a far diventare santi tutti noi, tutti gli uomini. Cristo è morto per la nostra salvezza. Ma, in modo particolare, oggi provveda a mandare santi pastori in mezzo al Suo popolo, in modo che il popolo non rimanga mai disorientato, abbia sempre una guida sicura, possa ricevere i Sacramenti della salvezza, udire la Parola che dà vita e camminare insieme, sulla via di quella meta che il Signore veramente ha acquistato ed ha donato ad ognuno di noi, la vita eterna nella comunione eterna col Padre.
Ecco, l'affidiamo alla Vergine Maria e innalziamo insieme la nostra preghiera".


  E’ un gran miracolo
di La REDAZIONE



“E’ un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte  le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili.
Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà degli altri”

Anna Frank

  GRUPPO INTERPARROCCHIALE
di La Redazione


GRUPPO INTERPARROCCHIALE

LUNI

Giovedì 12  marzo 2020- ore 21

ORA DI ADORAZIONE PER LE VOCAZIONI

Chiesa di San Giuseppe– Casano

 

Lo splendore della chiesa è legato allo splendore del suo sacerdozio; era perciò necessario trovare il mezzo per suscitare nella chiesa  sacerdoti numerosi e santi.

Il Sacerdote è un uomo divino e non può crearlo l’industria umana, ed ecco perché Gesù stesso si è premurato di additarci questo mezzo nella preghiera, quando ha comandato:

”Pregate dunque il Signore della messe, affinché mandi

operai nella sua messe”.

<-Indietro
 I nostri poeti
 Storie dei lettori
 Spiritualità
 I nostri ragazzi
 La redazione
 Galleria Foto
 E Mail
Lunae Photo
Archivio
2022
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2021
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Settembre-Ottobre
n°6 Giugno/Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2020
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°6 Settembre-Ottobre
n°5 Giugno
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2019
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2018
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Settembre
n°7 Luglio-Agosto
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2017
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Settembre
n°7 Luglio-Agosto
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2016
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Agosto-Settembre
n°7 Luglio
n°6 giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2015
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Agosto-Settembre
n°7 Luglio
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2014
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2013
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2012
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2011
n°11 Dicembre
n°10 Numero speciale
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2010
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2009
n°11 Edizione speciale
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
 
     
 Copyright 2009 © - Il Sentiero. Bollettino Interparrocchiale di Ortonovo (SP) Crediti