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DANIL D’LA GEMA
di Mario Orlandi
DANIL D’LA GEMA
Danil d’la Gema,
fradel d’l preto d’Calì,
a la botega e a la Messa
i v’niv semp’r a Nicola,
anc se da sposà
i stev al pont d’San Roco:
p’r amicizia con tuti,
p’r abitudine d’ani
p’r arconoscenza p’r la Irma,
p’r par’ntela con la Rita e Livié,
p’r cantar la canzon d’la gioventù,
come a Nadalo “Fralò ridò ridò…”.
Mario Orlandi
DANILO DELLA GEMMA
Danilo della Gemma, fratello del prete di Callisto, alla bottega e alla Messa veniva sempre a Nicola, anche se da sposato abitava al ponte di San Rocco: per amicizia verso tutti, per abitudine di anni e riconoscenza per la Irma, per la parentela con Rita e Oliviero, per cantare la canzone della gioventù come a Natale: “Fra l’orrido rigor…” (tipico canto natalizio).
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LE CAMPANE DI NATALE
di Maria Giovanna Perroni Lorenzini
Festa grande questa notte!
Già sentiamo le campane,
che, felici, a mezza notte
fanno, a gara, din don dan.
Suonan, gaie, insieme tutte,
per far festa a quel Bambino
che ora dorme nel presepe:
"Quanta gioia! din don dan!
Fai, o Bimbo, sogni belli,
mentre è festa a te d'intorno:
Tu se nato qui per noi.
Scampanando din don dan
lo annunciamo in coro al mondo:
Oggi è nato! Egli è tra noi!
Siate lieti, siate buoni.
E' Natale! din don dan".
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VIRGO FIDELIS
di Ugo Ventura
Il 21 di novembre festeggiata
ogni anno con amore e devozione;
a Patrona fedelissima innalzata
in tutte le caserme a protezione.
Lo sguardo dolce penetra nel cuore
del Tuo Carabiniere fiducioso.
Ti invoca dolce Vergine d’amore
perché rimanga onesto e coraggioso.
Guidalo sempre nell’irto suo cammino,
nella vita difficile in ascesa:
fa’ in modo che le sorti del destino
non spengano la “Fiamma” sempre accesa.
E quando mano ingrata colpirà
il giovane le cui ali hanno tarpato,
anche la madre affranta capirà
che nelle braccia Tue è ritornato.
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E’ ARRIVATO L’AUTUNNO
di Paola G.Vitale
E’ arrivato l’autunno,
anche se caldo…
E poi è venuto il pettirosso a salutarmi
sul muretto, ardito e tosto
due o tre piccoli intorno…
Ho sorriso, sorpresa,
per la gioiosa vista.
Qualche secondo,
poi, in un frullio d’ali
tutti sono scomparsi nella siepe
che è qui d’appresso.
Ora cadon le foglie
e fan tappeto
dai platani schierati lungo il prato,
ma il pettirosso
resta ben celato.
Ottobre 2011
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NATALE 2003
di Padre Maurilio Montefiori
E’ passata la notte
si apre la finestra
due lacrime scendono
a tingersi d’oro.
Eri umile buono
portavi con te
nella savana
una piccola luce
ma era divina.
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UN MAGICO NATALE
di M.G. Perroni Lorenzini
Nella silente notte dell’attesa
non senti già squillare i campanelli
d’argento di una slitta con le renne?
Saliamoci e corriamo fino al bosco
d’abeti che risale la collina:
gli alberi, illuminati dalla luna,
hanno pigne lucenti come d’oro
o diamante; ed in alto, ad ogni cima,
splende una stella, vivida e fiammante;
nel silenzio, fruscii di caprioli,
e di molti altri piccoli animali.
Risaliremo il bosco, piano, piano:
presso ogni pianta spargeremo i doni
di pane, grani, mele e frutta secca,
qualche balla di fieno e, per domani,
il bosco intero sazierà la fame;
ed anche noi, più buoni e più felici,
festeggeremo un magico Natale.
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BUON NATALE, GESU’!
di M. Angela Albertazzi
BUON NATALE, GESU’!
Buon Natale, Gesù,
son più di 2000 anni ormai
che sei venuto tra noi.
Cosa ne pensi, Tu,
di questa gente infedele
che vuol ricostruire,
a costo di farci morire,
una nuova Torre di Babele?
Con Te nella paglia, caro Bambino,
con Maria e Giuseppe a Te vicino,
festeggiamo, ogni anno,
il più bel compleanno.
E’ Natale: quante promesse,
quante richieste Ti facciamo,
poi, passata quella ‘kermesse’,
come ci comportiamo?
Ci hai insegnato l’umiltà,
la pace, l’amore, la carità
e noi (che meraviglia!)
con prepotenza e malvagità
ci facciamo guerriglia.
Il rispetto per persone e cose
non c’è più
anche per questo preghiamo Te,
caro, dolcissimo Gesù!
Ormai il mondo va di corsa:
siamo stretti in una morsa.
Ovunque guerre e carestie,
cataclismi e malattie.
Gesù, quando tornerai, dà una mano
a questo miserabile genere umano!
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