N° 9 - Novembre 2011
I nostri poeti
  AI CASTAGNI
di Paolo Bassani


 
 

 

 

A voi ritorno, amici miei castagni,

in questo afoso giorno dell'estate.

La nostalgia d'un tempo mi sospinge

alla magica terra dell'infanzia.

Allora voi placaste la mia fame.

S'aprivano le ricce come scrigni:

generose e lucenti le castagne

furono il nostro pane quotidiano.

Non ho più fame, ma solo sete adesso.

Con le foglie preparerò il bicchiere,

ché l'acqua pura dell'antica fonte

possa spegnermi in cuore quest'arsura.

Ho tanta sete d'alba e di rugiada.

Voi solo ormai serbate di quegli anni

liete stagioni e giorni spensierati,

dolcezza di profumi e di memorie.

Datemi ancora un poco di quel tempo!

E quando stanco poserò il mio passo,

non cercherò ombra cupa di cipressi

ma il vostro fresco, tenero di verde.

 

Paolo Bassani

Prima classificata Premio Nazionale

“L’Ambiente” 1999 – Tarsogno (PR)

 

 

 

  IL VESTITO NUOVO
di Ugo Ventura


 


Una giacca a doppio petto

con il bavero appuntito,

d’uno scempio garantito.

Pantaloni stile vecchio

con la riga ben marcata,

mi son visto nello specchio:

ero un’anatra sciancata.

Le mie scarpe rumorose

dalla pelle di capretto,

le ricordo sì odorose

ma non certo di mughetto.

Sedici anni avevo allora,

 tanti grilli per la testa,

lo indossavo qualche ora

la domenica e la festa.

Quel vestito è consumato,

non rimane nulla più,

solo un pezzo ho conservato

con la scritta:”Gioventù!”.

                                                     

                             

 

  IN MORTE DI P. PIETRO RINALDI
di Padre Maurilio Montefiori


 
 

IN MORTE DI P. PIETRO RINALDI

                                                                       

(a sua mamma)

 

Povera mamma!

ti ho mandato

soltanto dei fiori

una foto!

Ma tu aspettavi

tu aspetti

tuo figlio!

Era giovane,

bello,

dal piglio deciso possente,

come la forza dell’uragano.

Un’ora l’ha vinto

l’ha rapito violenta…

E tu peni

e tu aspetti…

perché chi è madre

aspetta oltre la morte.

Ma noi cresceremo

attorno alla sua tomba

fiori bianchi e vermigli

a calice, a campanule

e dalle mille

altre forme tropicali.

Olezzeranno al vento del kiangazi*

o piangeran durante la mashika*

rimormorando a lui sommessamente

le nostre preci

in sul mattino e a sera.

E se arriverà

come un lamento fioco

fin qui la voce

spinta dal tuo cuore,

egli risponderà dalla foresta:

“Sarà dolcezza, o madre,

a te l’odierno pianto

Il dì che nella luce mi vedrai

teco ridente

di novella vita.

 

 *Kiangazi = stagione asciutta

*Masshika= stagione delle piogge

                                                        

                            

 

 


Clicca sulla foto per ingrandirla
  RIFLESSIONE
di Andrea Valentini


 
 

RIFLESSIONE

Mettiti di sera, in silenzio

e ascolta il tuo cuore,

ascolta cosa dice.

In quel momento tutto si crea e

tutto si distrugge, in una magia,

in un miraggio felice

del nostro essere.

Tutto in quel momento è costretto a essere messo da parte,

l’ego, l’amor proprio,

i problemi costruiti sul nulla.

E si sogna, umanamente,

sugli amori, sulle speranze,

sulle ambizioni,

sui sorrisi mancati, sulle abitudini rotte.

Fuori finalmente c’è il sole

e i canarini si pavoneggiano tra canti soavi.

Un bambino rincorre un pallone rosso

e giunge tra le braccia del nonno che in braccio lo bacia.

Alla finestra sta la gioventù sperata,

e fissa l’orizzonte pieno di speranze.

 

 

 (da Gocce di speranza)

 

 

 


Clicca sulla foto per ingrandirla
  ‘L BEN DI MORTI
di Mario Orlandi


 

 


Er picolo, ma l’omo

i m’è semp’r ar’mast ‘n menta:

v’stì d’ nero,

giacheta e cape’o,

i paseev’ ca p’r ca

p’r ‘l ben di morti.

‘N po’ d’ farina d’ gran o d’ granon,

quarc fasjioli sechi,

d’la patata o d’il vin

chi pasev po’ a pigh’ar con calma

e Spartan, ‘l b’chin d’ Nicola

gh’ascicurev pù che ‘na pr’ghiera,

‘na bela pulizia d’l camp’santo,

di vialeti fra la lapida

e…bidon pien dacqua

p’r mant’nir i fiori.

E, prima d’ partir

P’r n’altr ben di morti,

‘n bich’er d’ vin

Gh’er semp’r gradì,

i gh dev ‘n po’ d’ forza

p’r lung’ gir d’l pian.

 

 

                  Mario Orlandi

 

 

 

IL BENE DEI MORTI- Ero piccolo, ma l’uomo mi è sempre rimasto in mante: vestito di nero, giacchetta e cappello, passava casa per casa a cercare il bene dei morti. Un po’ di farina di grano o di granturco, fagioli secchi, delle patate o del vino che passava a ritirare con calma e Spartan (Narciso Del Punta), il becchino di Nicola, assicurava, più che una preghiera, una bella pulizia del camposanto, dei vialetti fra le lapidi, e…bidoni pieni d’acqua per mantenere i fiori. E, prima di partire per un altro bene dei morti,un bicchiere di vino era sempre gradito, gli dava un po’ di forza per il lungo giro della pianura.

P.S.) ‘L ben di morti venne praticato per molto tempo, mi ricordo il periodo di Spartan becchino. Venne man mano abbandonato tanto che non mi risulta praticato da Ballotto (Cornelio Cervia), becchino succeduto a Spartan. ‘L ben di morti è stato invece “resuscitato” in questi ultimi anni a Castelpoggio dove, quanto raccolto tra la popolazione come ben di morti, viene dato in beneficenza o consumato dagli alunni delle scuole elementari, in comunità con i genitori e parenti nel ricordo dei cari defunti che ci hanno lasciato.

 

 

 

  SENSAZIONI D‘AUTUNNO
di M. G. Perroni Lorenzini


 
 

 

 

Sono qui, sulla sdraio, nel giardino,

nel verde non più verde, ché l’autunno

già lo tramuta in ocra od in marrone.

Ma io mi scaldo ancora al tenue sole

mentre osservo, assonnata dal tepore,

il girotondo d’oro di un vespone

attratto dalla veste a fiori viola;

o il bianco trasvolare di un piccione

che splende contro il cielo azzurro scuro;

poi mi scuote di colpo un litigio

nero di corvi sulla quercia annosa…

Sono colori e suoni di stagione

piena ancora di vita e di fervore,

che vorrei fosse in me poter fermare

nel tempo, un poco, prima dei rigori.

 

 

 
 

<-Indietro
 I nostri poeti
 Storie dei lettori
 Spiritualità
 I nostri ragazzi
 La redazione
 Galleria Foto
 E Mail
Lunae Photo
Archivio
2022
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2021
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Settembre-Ottobre
n°6 Giugno/Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2020
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°6 Settembre-Ottobre
n°5 Giugno
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2019
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2018
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Settembre
n°7 Luglio-Agosto
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2017
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Settembre
n°7 Luglio-Agosto
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2016
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Agosto-Settembre
n°7 Luglio
n°6 giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2015
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Agosto-Settembre
n°7 Luglio
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2014
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2013
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2012
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2011
n°11 Dicembre
n°10 Numero speciale
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2010
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2009
n°11 Edizione speciale
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
 
     
 Copyright 2009 © - Il Sentiero. Bollettino Interparrocchiale di Ortonovo (SP) Crediti