N° 2 - Febbraio 2009
Testimoni dell'Amore
di Egidio Banti

 

                                     TESTIMONI DELL’AMORE

 

Nella lettera apostolica “Novo millennio ineunte”, pubblicata il 6 gennaio 2001 alla conclusione de Grande Giubileo, Giovanni Paolo II ha indicato con chiarezza al clero e ai fedeli le linee guida per la nuova epoca globale che già era all’inizio.

La quarta parte della lettera, quella che più scende nel cuore delle sollecitudini pastorali, è intitolata “Testimoni dell’amore”.

Il tema della testimonianza, già oggetto della celebre frase di Paolo VI, detta nel 1974 al pontificio consiglio dei laici (“L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni”), torna dunque al centro delle esortazioni di papa Wojtyla rivolte alla Chiesa del nuovo millennio.

La testimonianza deve essere, dice il papa, caratteristica costante del cristiano,  ed assume una rilevanza tutta particolare quando si accompagna, nella vita di ogni giorno, all’esercizio della carità, ovvero alla manifestazione concreta dell’Amore cristiano.

Ricordata la pagina di Matteo (25, 34-45) su Cristo giudice universale che rammenta a ciascuno di noi i gesti di carità compiuti (o non compiuti) verso i più poveri ed i più indifesi, Giovanni Paolo II scrive: “Questa pagina non è un semplice invito alla carità: è una pagina di cristologia, che proietta un fascio di luce sul mistero di Cristo.

Su questa pagina, non meno che sul versante dell’ortodossia, la Chiesa misura la sua fedeltà di Sposa di Cristo”(NMI, n.39).

Ad ogni persona credente compete dunque, se la fede ha un senso compiuto, non già o non solo proclamare quella fede a parole, bensì, nel concreto della vita, “non andare oltre”, così come non “andò oltre” (Lc, 10,31…33) il samaritano della celebre parabola, fermandosi – là dove un sacerdote e un levita non si erano fermati – a soccorrere, salvandogli la vita, l’uomo derubato e ferito dai ladroni.

Il primo modo di manifestare questa testimonianza è, a ben vedere, l’esercizio dell’intelligenza. Nella vita di tutti i giorni, e quindi in modo particolare nella vita politica e sociale, occorre discernere i “segni dei tempi”, evitando di essere superficiali nell’analisi e confusi nelle linee d’azione.

Anche qui Giovanni Paolo II ci dà un esempio di lungimiranza, con parole che sembrano oggi di viva attualità: “Il nostro mondo comincia il nuovo millennio carico delle contraddizioni di una crescita economica, culturale, tecnologica, che offre a pochi fortunati grandi possibilità, lasciando milioni e milioni di persone non solo ai margini del progresso, ma alle prese con condizioni di vita ben al di sotto del minimo dovuto alla dignità umana.

E’ possibile che, nel nostro tempo, ci sia ancora chi muore di fame?

Chi resta condannato all’analfabetismo?

 Che manca delle cure mediche più elementari?

 Chi non ha una casa in cui ripararsi?” (NMI, n.50).

Nelle pagine successive, alla lotta contro la povertà (ovvero contro la dignità della persona umana), il papa polacco aggiunge i riferimenti ad altre “sfide”  del nostro tempo, dalla “questione ecologica”  allo sfruttamento dei più piccoli, ed al rispetto della vita di ciascun essere umano, “dal concepimento al suo naturale tramonto” (NMI, n. 51).

Conoscere, dunque, per affrontare nel modo migliore tanti problemi sul tappeto, ed anche le possibili soluzioni.

Oggi, spesso, la politica fa spallucce alla preparazione specifica dei suoi rappresentanti, considerando di più un sorriso beffardo di fronte alle telecamere che la preparazione specifica sui temi di discussione.  

Questo avviene a livello nazionale, ma anche a livello locale.

Ed è un grave sbaglio.

Dalla conoscenza adeguata dei problemi, deve discendere il comportamento più giusto circa le scelte che la politica ci sollecita, ai diversi livelli di responsabilità.

Così come discende la capacità di praticare davvero quella che Giovanni XXIII indicò nell’enciclica “Pacem in terris” come una delle caratteristiche di fondo dell’uomo di pace, in tutti i tempi e in tutti i Paesi, e in modo particolare del cristiano: “Non si dovrà mai confondere l’errore con l’errante, anche quando si tratta di errore o di conoscenza inadeguata della verità in campo morale e religioso. L’errante è sempre ed anzitutto un essere umano e conserva, in ogni caso, la sua dignità di persona; e va sempre considerato e trattato come si conviene a tanta dignità” PIT, n.83).
Parole di grande attualità, a fronte, oggi, di atteggiamenti spesso sprezzanti, quando non addirittura violenti nelle parole, che si manifestano nei confronti dei cosiddetti “avversari politici”, o nei dibattiti culturali. 

Una cosa è il diritto – dovere di esprimere, sempre, le proprie idee, e di contrastare quelle altrui che si ritengano errate.

Altro è l’attacco più o meno sistematico verso chi quelle idee propugna, puntando più a minarne la personalità e l’immagine che non a dialogare in modo sereno ed approfondito.

Credo che tutto ciò valga anche per il “piccolo mondo” delle nostre varie realtà territoriali.

Se il Natale appena trascorso è, come dice la Scrittura, il momento in cui il “Logos” divino di nuovo si fa carne, e scende tra noi per animare tutte le cose

- “Quod  factum est, in Ipso vita erat” (Gv. 1,3-4)-, l’occasione è davvero buona per ravvivare il senso e la pratica, nei limiti del possibile, della nostra testimonianza cristiana.

                                                                                                  Egidio Banti

 




<-Indietro
 I nostri poeti
 Storie dei lettori
 Spiritualità
 I nostri ragazzi
 La redazione
 Galleria Foto
 E Mail
Lunae Photo
Archivio
2022
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2021
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Settembre-Ottobre
n°6 Giugno/Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2020
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°6 Settembre-Ottobre
n°5 Giugno
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2019
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2018
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Settembre
n°7 Luglio-Agosto
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2017
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Settembre
n°7 Luglio-Agosto
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2016
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Agosto-Settembre
n°7 Luglio
n°6 giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2015
n°11 Dicembre
n°10 Novembre
n°9 Ottobre
n°8 Agosto-Settembre
n°7 Luglio
n°6 Giugno
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2014
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2013
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2012
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2011
n°11 Dicembre
n°10 Numero speciale
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2010
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
2009
n°11 Edizione speciale
n°10 Dicembre
n°9 Novembre
n°8 Ottobre
n°7 Agosto-Settembre
n°6 Giugno-Luglio
n°5 Maggio
n°4 Aprile
n°3 Marzo
n°2 Febbraio
n°1 Gennaio
 
     
 Copyright 2009 © - Il Sentiero. Bollettino Interparrocchiale di Ortonovo (SP) Crediti