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di Giuliana Rossini
Come ormai è consuetudine da alcuni anni, anche quest’anno un gruppo consistente di pellegrini si è ritrovato la mattina del 1° maggio, davanti alla chiesa di San Giuseppe, a Casano, per raggiungere a piedi il Santuario di N. S. del Mirteto, su a Ortonovo. Durante il percorso, immersi nella quiete del giorno festivo, interrotta solo dal cinguettio degli uccelli, tra il verde rigoglioso della natura circostante, il pensiero e il cuore dei partecipanti si è rivolto a Maria recitando il Santo Rosario. Devo confessare che io personalmente non mi sono sentita di effettuare il percorso a piedi, in salita e ho raggiunto la comitiva in auto, al Santuario. Qui una gradita sorpresa: si è unito a noi, nell’ascolto della Santa Messa, un nutrito numero di pellegrini provenienti da Sassuolo (Mo) in visita al Santuario. Non poso negare di aver provato un moto di orgoglio e di gioia nel rendermi conto che il nostro bel Santuario, gioiello del XVI secolo, è conosciuto ed apprezzato anche al di fuori della nostra provincia. Padre Mario ha accolto i visitatori con molto calore e la Santa Messa ha assunto un carattere di particolare solennità. Benché il 1° maggio fosse la festa di San Giuseppe lavoratore, noi eravamo lì per rendere lode a Maria e iniziare con Lei un cammino che doveva condurci ad essere Suoi imitatori, cioè veri evangelizzatori, come lo è stata Lei, tutta rivestita della Parola e Regina degli Apostoli. Padre Mario, sorridendo, ci ha detto che San Giuseppe non si sarebbe per nulla offeso per questo omaggio alla sua Sposa. Ci siamo poi ritrovati tutti insieme, grandi e piccoli, come una grande famiglia, per consumare il pranzo al sacco negli spazi del Santuario. Anche qui l’atmosfera è stata del tutto speciale, perché tutti hanno condiviso ciò che avevano, mettendolo a disposizione degli altri. Dobbiamo ringraziare in modo particolare le meravigliose donne di Ortonovo che ci hanno donato il loro tempo e la loro disponibilità, permettendoci di cuocere le carni, servendoci sgabei in abbondanza, dolce e caffè e rigovernando ogni cosa. La carissima Marta, poi, aveva cucinato una vagonata di riso freddo per tutti, mentre abbiamo potuto gustare fave freschissime e croccanti appena raccolte, carne tenera e saporita, torte di verdura, vino e dolci di ogni tipo. Una vera festa! I nostri cari sacerdoti hanno trascorso con noi l’intera giornata e tutto si è svolto in serenità e gioia. Mi sembra che incontri di questo tipo debbano essere più frequenti e maggiormente conosciuti per permettere a molti di parteciparvi e condividere questo spirito di fraternità. Al ritorno, insieme ad un’amica ho voluto cimentarmi a compiere il percorso a piedi (in discesa è tutta un’altra cosa!). E’ stato un po’ faticoso, ma ne valeva la pena. Osservando insieme la meravigliosa bellezza della natura che stava esplodendo, abbiamo concluso il nostro pellegrinaggio ringraziando Dio per la bella giornata e ci siamo affidate alla protezione della Sua Santa Madre.
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